martedì 14 settembre 2010

Professioni in Europa: FOIL e Parlamento Europeo

Il 27 aprile 2004, a Roma, presso la Sala delle Bandiere dell’Ufficio Italiano del Parlamento Europeo, si tiene la conferenza sul tema “Professioni in Europa”, organizzato dall’Associazione Europea di Ontopsicologia, in cui intervengono come relatori, oltre alla delegazione FOIL (Formazione Ontopsicologica Interdisciplinare Leaderistica), il Dott. Paolo Meucci, rappresentante dell’Ufficio per l’Italia del Parlamento Europeo, e l’On. Stefano Zappalà, membro del Parlamento Europeo e relatore della riforma degli “Appalti di lavori, forniture e servizi” e delle “Qualifiche professionali e libera circolazione dei professionisti”.
Nel corso della conferenza viene fatto notare che i progetti dell’Unione Europea in tema di politica finanziaria hanno dato vita, con l’ideazione dei Fondi Strutturali, a formule talvolta un po’ “assistenziali” per il finanziamento delle imprese che, per il rispetto di parametri statistici, finiscono per imporre alle aziende la presenza di forze-lavoro nella struttura societaria, non identificandole però attraverso criteri di valore, ma solo di appartenenza a determinate categorie, favorendo uno spostamento verso il basso del livello formativo.
Tutto questo appare in contraddizione con la nostra appartenenza al continente che, da secoli, è il produttore privilegiato di una razionalità vincente in tutto il mondo.

martedì 6 luglio 2010

Ontopsicologia e ONU: oltre dieci anni di collaborazione

8 giugno 1999: l’Associazione Internazionale di Ontopsicologia riceve la qualifica di Non Governmental Organization in Special Consultative Status with the Economic and Social Council of the United Nations(Associazione Non Governativa a Statuto Consultativo Speciale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite). È una qualifica che va al di là del lungo procedimento burocratico per ottenerla, c’è un costante controllo sulle attività che l’Associazione ha fatto dalla sua fondazione, e su quelle che farà nel futuro.
L’ONU dimostra di comprendere e supportare l’idea che l’A.I.O. porta avanti. Il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite riconosce agli enti che sono in Status Consultativo il possesso di una conoscenza tecnica e di una speciale esperienza in grado di apportare un contributo di valore su determinate problematiche che l’ONU deve affrontare. L’attività svolta dall’A.I.O. è stata ritenuta talmente significativa per lo sviluppo sociale dell’uomo che è stata inserita direttamente in uno dei livelli più alti di consultazione, quello definito speciale (maggiori dettagli su: http://www.ontopsicologia.org/index.php/ong).

venerdì 4 giugno 2010

Diade e natura

Quando da piccolo capitava di partecipare a qualche raduno familiare in occasione del Natale o di qualche altra festività, ero solito ricevere dai parenti i seguenti complimenti: “Come sei cresciuto”, “Sei tutto tua madre”. Mentre il primo complimento ha continuato ad essermi rivolto non oltre l’ età dei 18-20 anni (perché fu proprio allora che Madre Natura stabilì che il mio sviluppo verticale poteva essere sufficiente), il secondo complimento mi è stato ripetuto per molti più anni, sino a quando è avvenuto un fatto. In breve ho preso a domandarmi se fosse davvero bello che gli altri mi associassero all’immagine di mia madre e senza il bisogno di troppi ragionamenti ho capito che non lo era. La cosa disturbante non era tanto l’associazione con mia madre, persona deliziosa e simpatica a tutti, ma proprio l’idea di dovermi associare per forza a qualcuno. Era come girare per strada con i vestiti di un altro. Dovendo fare un’autocritica, devo ammettere che avevano ragione: ero io a scegliere di comportarmi, parlare, gesticolare come “mammina” mi aveva insegnato. Ora bisognava semplicemente tornare a essere se stessi: originali e unici come Natura crea. Leggendo il capitolo sulla Diade si può finalmente capire che ogni essere umano apprende i suoi modi logici ed emotivi all’interno del primo rapporto diadico, però in un tempo compreso tra i sei ed i diciotto anni inizia la rottura della diade aprendosi alla policultura della propria virtualità esistenziale. Quando si capisce bene questo concetto, allora si cambia. E si cambia in meglio.

giovedì 22 aprile 2010

Il criterio dinamico della melolistica

Il criterio dinamico che garantisce la tecnica della melolistica è la sanità armonica del melolista. La sanità (organica e psicoemozionale) costituisce l’intenzione-base che subconduce la musica al fine della provocazione o rafforzamento della sanità di ogni partecipante. Il melolista non suona secondo gusto o scelta personale: attraverso la scuola di formazione ed un training di psicoterapia ontopsicologica di autenticazione egli ha raggiunto una consapevolezza completa della proporzione musicale insita nel proprio ed altrui corpo ed ha imparato la tecnica per rafforzare questa musicalità sana anche negli altri.

mercoledì 17 marzo 2010

The experience of Lizori

Under normal circumstances, this village would have been one of the many places left to die due to the lack of any intervention.
Instead of old walls, though, today we have an active and working place, in the building system, in the links and green spaces, a place that is used as a residence, as workshop, services for the whole community (a bar, a restaurant, etc.), rooms and halls, indoor and outdoor spaces, used for cultural events that range form music to painting and theatre.
The first impression gained is that you are entering a live place, an environment that works perfectly, composed of many architectural elements, rebuilt according to their original blueprints, and that function very well in respect to their original structure, embodying the criterion of functional flexibility.

giovedì 11 febbraio 2010

Campello & Pissignano

The relationship between Campello and Pissignano is not always cordial. Things get more complicated with outsiders who come from other parts of Italy, Rome in particular!
Certainly, there were people who appreciated Meneghetti, but most of them thought that “these Romans” would never have been the owners of the village, not being born there, even if they restored the village. No objections on this. I know that one day Meneghetti and all the rest of the crew will pass away, but the village will remain a patrimony for the inhabitants of Campello. This is what Antonio Meneghetti said in a meeting of the city Council of Campello sul Clitunno in the 80s. However, there has still been no official recognition.

domenica 10 gennaio 2010

Meneghetti & Lizori

As an artist, Antonio Meneghetti revitalises the place, giving a new vigour to the old genius loci, and giving everyone the chance to experience its intimate mysticism.
As an entrepreneur, he has provided Lizori with an autonomous economic strategy through private initiative, which ensures the continuing financial success of the village and its inhabitants.
As a scientist, he maintains a modern outlook for the village, using a contemporary cultural logic and safeguarding the principles of humanistic ethics, giving it efficacy and strength.
All of this projects Lizori beyond the architectural boundaries, as testimony of humanistic power. In the end, the real protagonist won’t be the Castle, but the mind of those people who can give shape to operative values of inner responsibility and historical creativity.