Dal Lago e Molinari, in “Giovani senza tempo”, scrivono che “la nuova cultura del lavoro prevede il concetto di “formazione permanente”, cioè per il lavoratore non basta lavorare, ma deve necessariamente mettersi nella condizione di aggiornarsi, riqualificarsi, di ri-formarsi per tenere il passo di tecnologie e di sistemi di lavoro in incessante trasformazione”. Buzzi, Cavalli e de Lillo, in “Giovani verso il Duemila”, aggiungono che “il recente dibattito sugli squilibri occupazionali ha alimentato la diffusa opinione che la disoccupazione giovanile potrebbe essere efficacemente combattuta se i giovani fossero disponibili a cambiare la loro forma mentis nei confronti del lavoro”. I temi del “life-long-learning” e della forma mentis giovanile sono tra i punti centrali dell’applicazione della scienza ontopsicologica alla sociologia e alla pedagogia (cfr. ad esempio il libro “L’Apprendista Leader” della F.O.I.L. www.foil.it).
febbraio
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me la ricordo bene, la frase "non puoi controllare tutto", seduti ad una
caffetteria a dir poco meravigliosa del centro, di cui in questo momento
nemmeno r...
8 anni fa